Acaya

Acaya è un borgo medievale del Salento, famoso per l’imponente castello, le mura difensive, il campanile e la chiesa del XV secolo…e il piĂą grande campo da golf del Salento.
La cittĂ  fortificata, famosa per i suoi campi da golf e centri benessere

Cittadina medievale fortificata unica, Acaya colpisce per l’imponente castello e le mura difensive che ne fanno un raro esempio di cittĂ  fortificata, visibile tutt’oggi.

Il borgo ha anche un centro golf fra i piĂą grandi d’Italia, con diversi campi, di cui l’ultimo, appena ultimato, misura 118 ettari.

La cittadina sorge a Nord-Ovest di San Cataldo ed è adiacente al parco naturalistico protetto “Le Cesine”. Bellissimo passeggiare nel centro storico, dove il tempo sembra essersi fermato: il maestoso castello domina il paesaggio e una rete di viuzze, costeggiate da costruzioni antiche, conduce alla chiesa medievale con il suo campanile. Ottima per rifocillarvi la trattoria che prepara pietanze squisite e ottimi formaggi locali: “Nonno Pici”. Una visita alla cittadina permette di respirare la storia Medievale Salentina e di apprezzarne il fascino, con il grande castello completamente ristrutturato e un’insolita atmosfera cavalleresca. Rocca rinascimentale, il borgo è un’importante traccia del periodo aragonese.

STORIA E CENNI STORICI

Anticamente conosciuta come Segine, Acaya deve il suo nome probabilmente a un’antica casata di origini greche, che vi si insediò al seguito di Carlo I, dopo l’assegnazione del feudo nel 1285. Nel ‘400 e ‘500 tutta l’Italia meridionale era oggetto di continue scorrerie da parte degli Ottomani: nacque così l’esigenza di proteggere la costa e l’entroterra. Ad Acaya nacquero Giangiacomo dell’Acaya, barone di Segine (Acaya), e Oronzo Reale (1902-1988), fervido antifascista durante il secondo conflitto mondiale: nel 1943 fece parte del Partito d’Azione; nel secondo dopoguerra fu deputato al Parlamento, Ministro di Grazia e Giustizia, Guardasigilli e Giudice della Corte Costituzionale.

Il Castello aragonese fu costruito nel 1506 dal Barone Alfonso Acaya, su tracce e torri presistenti. Il figlio di questi, Gian Iacopo, costruì la cinta muraria e munì il castello di baluardi e fossato (1536). La vicinanza della famiglia Acaya alla Corte di Carlo V consentì al figlio di Alfonso “Giangiacomo” di introdursi in ambienti colti e raffinati, a cavallo tra l’Italia e la Spagna. Ma fu solo nel 1528 che Giangiacomo riuscì a farsi apprezzare alla Corte di Carlo V, quando con l’ausilio del Marchese Castriota e di un modesto contingente militare riuscì a fermare l’avanzata dei francesi nel Salento. Fu allora che Carlo V apprezzò le doti di Giangiacomo come militare, stratega ed architetto e nel 1536 lo incaricò di costruire la cittadella fortificata di Acaya.

Attualmente la cittadina rivive tutto il suo splendore, grazie a due importanti fattori: Il riconoscimento del Castello come centro permanente dell’UNESCO e la costruzione di uno dei piĂą grandi ed attrezzati complessi per golf, con annesso hotel di lusso e centro benessere.

FESTE ED EVENTI

COME RAGGIUNGERLA

In auto

Arrivando da Nord, prendete l’autostrada del Sole (A14) in direzione Bari. Arrivando dal versante Tirrenico prendete l’autostrada Napoli-Bari. Da Bari, uscite a Bari Nord e prendete la superstrada Brindisi-Lecce. Arrivati a Lecce, prendete la tangenziale e l’uscita per Merine. Da Merine seguire in direzione StrudĂ  e svoltare a sinistra presso Zona Marangi.

In treno

In treno si raggiunge il Salento lungo la direttrice adriatica (Milano – Bologna – Pescara) o attraverso la Roma – Caserta. Una volta giunti a Lecce, è preferibile noleggiare un’auto, per ulteriori informazioni vedi la sezione autobus e treni del sito, dal menĂą link e servizi.

In aereo

In aereo potrete raggiungere il Salento facendo scalo a Brindisi. Qui potrete noleggiare un’auto.