Santa Caterina

Santa Caterina, sullo Ionio, è costituita da una parte collinare e una a ridosso del mare. La costa è rocciosa, con alcuni tratti sabbiosi.
Scogliera e mare verde smeraldo

Santa Caterina è una splendida località balneare sulla costa ionica salentina, una delle marine del comune di Nardò, “sorella” di Santa Maria al Bagno, da cui dista circa 2 km (la strada litoranea che le unisce è un ottimo percorso per fare jogging o semplicemente passeggiare).

E’ caratterizzata da una piccola zona di spiaggia, da una costa prevalentemente rocciosa con bassa scogliera e da acque blu pulite e trasparenti. La meta è stata più volte premiata con le 5 vele Legambiente, premio assegnato in merito alla qualità delle acque di balneazione, efficienza dei servizi e la valorizzazione del paesaggio. Nei punti di scogliera più alta, verso Torre dell’Alto, la profondità del mare permette di fare tuffi in tutta sicurezza. Di grande interesse sono anche le grotte che si aprono nella scogliera, alcune di queste hanno un alto valore storico. Di particolare importanza è la Grotta di Capelvenere dove sono stati ritrovati numerosi manufatti e resti di grandi mammiferi, risalenti al periodo del Paleolitico Medio. Con il vento di tramontana qui l’acqua diventa uno specchio di mare turchese che compete con i noti mari caraibici, ma ai quali nulla ha da invidiare.

La sera qui si è soliti passeggiare nella raccolta piazza pedonale dove sono presenti numerosi locali fra cui pescherie e ristoranti con i migliori piatti della tradizione di pesce del Salento. Inoltre, per i più romantici, ogni sera vi aspetta un suggestivo tramonto sul mare, da godere con la brezza serale, rilassandosi dalla scogliera o da uno dei meravigliosi lidi. Come tutta la costa salentina anche questo tratto di costa era fortificato da torri di avvistamento.

Santa Caterina oggi si sviluppa tra due delle più belle torri costiere del tacco d’Italia: la Torre dell’Alto e la Torre Santa Caterina. La prima è situata a nord vicino al Parco Naturale di Porto Selvaggio e della Palude del Capitano. Da qui nelle giornate con cielo limpido si può osservare l’isola su cui sorge la Gallipoli storica, ed anche le coste della Calabria ionica. La torre è facilmente raggiungibile percorrendo un sentiero semplice di pochi minuti.

L’altra, verso sud, è quella di Torre Santa Caterina, anch’essa su un piccolo promontorio ed immersa in una verde pineta (ospita un piccolo museo archeologico); Questa si può raggiungere da una piccola scalinata nelle vicinanze della spiaggetta.

Santa Caterina nei secoli passati è stata dimora estiva di nobili e borghesi e conserva questa memoria storica grazie alle sue meravigliose ville che sono diventate set di numerosi film. Quelle più grandi e maestose si trovano nella zona detta “Le Cenate”, denominata appunto Ville delle Cenate, lungo la strada che collega la marina a Nardò, dove tra fine Ottocento e inizi del Novecento la borghesia e la nobiltà locale scelsero di collocarle. E’ possibile visitarle sia dall’esterno che dall’interno per ammirare gli stili Liberty, Moresco ed Eclettico quando vengono aperte per il Festival Déco.

STORIA E CENNI STORICI

La storia più antica di Santa Caterina ci racconta molte testimonianze affascinanti. Durante l’età del bronzo medio (circa 1700 a.C – 1200 a.C) sul promontorio ora dominato dalla Torre dell’Alto, esisteva un insediamento fortificato, un villaggio di capanne difeso con un alto muraglione in pietra, ancora oggi visibile nella pinete.

Anche su Punta dell’Aspide esisteva un insediamento dello stesso periodo che forse fungeva da porto ed emporio di questo villaggio fortificato. Durante l’età messapica la zona della spiaggetta e di tutto la piana di Santa Caterina costituiva l’approdo che serviva la città messapica di Naréton (l’odierna Nardò), con moli, banchine e magazzini di stoccaggio.

Con la conquista romana del Salento nel III sec. a.C. queste strutture continuarono ad essere usate come porto della città come dimostra anche il ritrovamento, proprio nelle acque di Santa Caterina, di una nave da trasporto romana, i cui splendidi manufatti si possono vedere nel Museo del Mare Antico a Nardò.

FESTE ED EVENTI

COME RAGGIUNGERLA

In auto:

Arrivati a Bari si imbocca la superstrada per Lecce. Qui, sulla tangenziale Ovest prendere l’uscita per Galatone e proseguire le indicazioni stradali per Santa Caterina

In treno:

Si raggiunge il Salento lungo la direttrice adriatica ( Milano – Bologna – Pescara – Foggia – Lecce) o attraverso la Roma – Caserta – Foggia – Bari – Brindisi – Lecce. Da qui proseguire fino a Nardò con i treni locali delle FSE.

In aereo:

In aereo potrete raggiungere il Salento facendo scalo a Brindisi; qui potrete scegliere di attendere l’autobus che collega l’aeroporto con il centro di Lecce. Da qui proseguire fino a Nardò con i treni locali delle FSE oppure noleggiare un’auto.