Ambiente e territorio

Il Romanico Pugliese: alla scoperta delle testimonianze nordiche nel Salento

Tracce di architettura nordica possono trovarsi inaspettatamente anche nel profondo Sud del Salento: si tratta del Romanico Pugliese, stile artistico sviluppatosi fra XI secolo e la prima metà del XIII secolo. Di seguito, facciamo un breve tour fra gli esemplari d’eccellenza: la Cattedrale di Otranto, la Basilica di Santa Caterina D’Alessandria a Galatina e l’Abbazia di Santa Maria a Cerrate.

I caratteri tipici dell’arte Nord Europea (Francia, Germania, Normandia) rielaborati con elementi dell’arte bizantina e araba danno origine a un risultato originale e inedito che è il cosiddetto Romanico Pugliese. L’impronta nordica, e in particolare normanna, in queste zone si deve alla frequentazione dei porti pugliesi da parte dei pellegrini diretti in Terrasanta e che furono anche il punto di partenza per molti partecipanti alla Prima crociata nel 1090.

La cattedrale di Otranto

Un esempio importante di romanico pugliese è la cattedrale di Santa Maria Annunziata, edificata sui resti di una domus romana, di un villaggio messapico e di un tempio paleocristiano. Fu fondata nel 1068 dal vescovo normanno Guglielmo e consacrata al culto nel 1088. Al suo interno conserva un importante mosaico pavimentale eseguito, tra il 1163 e il 1166, dal monaco basiliano Pantaleone.

Nell’agosto 1480, la cattedrale fu teatro di una terribile carneficina: i Turchi espugnarono la cittĂ  dopo alcuni giorni d’assedio ed entrarono nella chiesa sterminando il clero e i civili che vi si erano rifugiati, i cui resti sono tutt’ora conservati nella cripta. Venne trasformata in moschea e furono distrutti tutti gli affreschi risalenti al XIII secolo. 

L’abbazia di Santa Maria di Cerrate

Situata sulla strada provinciale Squinzano-Casalabate, è uno dei piĂą significativi esempi di Romanico pugliese. L’abbazia fu fondata, secondo leggenda, alla fine del XII secolo da Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce. La leggenda vuole che in questo luogo, durante una battuta di caccia, a Tancredi sia apparsa la Madonna fra le corna di un cervo, da cui il toponimo Cerrate o Cervate.

La localitĂ  fu un importante polo religioso e culturale fino al XVI secolo e successivamente trasformata in masseria. Nel 1711 l’abbazia venne saccheggiata dai pirati turchi e cadde in uno stato di abbandono, proseguito fino al restauro del 1965 curato dalla Provincia di Lecce. Il complesso rimase di proprietĂ  dell’ente locale fino al 2012, anno in cui è passato al Fondo Ambiente Italiano.

La Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina

Si tratta di uno dei piĂą insigni monumenti dell’arte romanica pugliese e gotica e fu realizzata tra il 1369 e il 1391, per volontĂ  di Raimondello Orsini del Balzo. Questi, in uno dei suoi numerosi viaggi, di ritorno dalle crociate, si spinse sino alla sommitĂ  del Monte Sinai per rendere omaggio al corpo di santa Caterina; secondo la leggenda, nel ripartire, baciò la mano della Santa, strappandole il dito con i denti.

Tornato in Italia portò con sĂ© la reliquia che, incastonata in un reliquiario d’argento, tuttora si conserva nel tesoro della chiesa. L’edificio, alla morte di Raimondello avvenuta nel 1405, sarĂ  completato dalla moglie, la principessa Maria d’Enghien, e poi dal figlio, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo.

L’edificio fu costruito su una preesistente chiesa bizantina di rito greco risalente al IX-X secolo le cui tracce sono ben visibili nel muro esterno della navata destra in cui è stata inglobata, forse per risparmiare materiale edilizio, l’abside.  La decorazione pittorica riveste grande importanza artistica: l’interno, infatti, fu completamente affrescato verso la fine del Trecento da maestranze locali coprendo in alcune parti lacerti piĂą antichi.

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