La filosofia alla base di questo piatto è cucinare il pesce che i pescatori non potevano più vendere perché danneggiato dalle reti durante la pesca. Tutt’altro che un pasto “di recupero”, oggi lu quataru è il piatto più ricercato nei ristoranti della costa ionica. Provate a farlo a casa con questa ricetta!
Per conoscere gli altri piatti tipici del Salento, guardate il seguente link utile!
LU QUATARU
Ingredienti
1 seppia
2 granchi
1 polpo piccolo
Pesce azzurro (scorfani, lappane, cernia, perchie, lappane)
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo
8-10 pomodori giallini o datterino
Olio d’oliva q.b.
Sale q.b.
Peperoncino o pepe q.b.
Lavate tutti i pesci ed eviscerateli. Pulite la seppia, separando la testa dai tentacoli e togliendo l’osso, la sacca dell’inchiostro e le viscere. Tagliate a pezzettoni. Pulite il polpo eliminando il becco e gli occhi e tagliate a pezzettoni. Sciacquate e mettete a scolare.
Rosolate la cipolla, l’aglio e il prezzemolo in un fondo di olio d’oliva, poi aggiungete i pomodori. Fate cuocere per una decina di minuti. Allungate con acqua per ottenere un sughetto brodoso. Quando inizia a sobollire iniziate a inserire gradualmente i pesci: prima quelli a carne dura (seppie, polpo, granchi), poi, dopo cinque minuti, aggiungete i restanti pesci (prima i più grandi e, via via, a pochi minuti di distanza, quelli più piccoli). Per rimestare non utilizzate utensili, ma scuotete il tegame. Il pesce deve essere coperto dal brodo.
Tradizionalmente, il brodo della quatara era allungato con acqua di mare, quindi già sapido. Per le preparazioni a casa aspettate la fine della cottura per salare. Aggiungete pepe o peperoncino secondo il vostro gusto.
Per provare la ricetta e imparare dal vivo i consigli dello chef non vi resta che venire in vacanza in una delle nostre ville e prenotare un’esperienza culinaria con lo chef a domicilio.
Per tutte le info:
info@villesalento.it
328/4617633
Leave a comment