Santa Maria al Bagno

Sullo Ionio, Santa Maria al Bagno ha una costa prevalentemente rocciosa. Il monumento delle “Quattro Colonne” è testimonianza dell’imponente Torre Del Fiume.
La costa rocciosa e le “Quattro Colonne”

Santa Maria al Bagno è una bella localitĂ  balneare, nel mezzo della favolosa baia che va da Gallipoli a punta Santa Caterina (a separare le due localitĂ  c’è solo il piccolo promontorio di “Punta dell’Aspide”). Nel medioevo era difesa dalla superba Torre del Fiume. Oggi della torre rimangono quattro possenti pilastri chiamati “Le Quattro Colonne”. Il paese nasce come piccolo borgo di pescatori e come rifugio di navi dal mare in tempesta.

Nel medioevo fu abbandonata al piĂą completo degrado, fu ripetutamente saccheggiata da pirati e saraceni. Particolare danno fu procurato dai Veneziani dopo la caduta di Gallipoli (1484).

Sorge in uno scenario caratterizzato da alternarsi di rientranze e sporgenze, punte aspre e dolci pendii, boschi e pinete. La costa prospiciente Ă© bassa e comoda per la discesa al mare; è libera, ma chi vuole può usufruire di attrezzatura balneare. Per gli amanti della spiaggia, basta spostarsi al centro del paese dove c’è una spiaggia di sabbia fine. In prossimitĂ  della torre è presente una sorgente di acqua dolce, conosciuta anche dai pirati che spesso attaccavano la zona per rifornirsi.

Carlo V decise quindi di proteggere la sorgente facendo erigere la nota torre. La torre presentava una struttura tronco piramidale a base quadrata, con bastioni angolari a pianta pentagonale ed un’altezza di 16 metri. Nella parte superiore era presente un marcapiano con beccatelli. La parte centrale crollò, probabilmente, non molto tempo dopo la sua costruzione, in seguito a un attacco nemico o a fenomeni tellurici. Oggi ne restano i quattro bastioni angolari: per questo la torre è anche detta delle “Quattro colonne”.

STORIA E CENNI STORICI

Nota in passato con i nomi di Sancta Maria De Balneo o Sancta Maria ad Balneum è stata abitata fin dai tempi piĂą remoti, come testimoniano numerosi reperti archeologici, di epoca preistorica (cuspidi di frecce, lamelle, cocci di ceramica..) rinvenuti nella “Grotta del Fico”. Probabilmente si sviluppa inizialmente come un piccolo borgo di pescatori, abitato successivamente anche dai Messapi e dai Romani. Al periodo messapico sono attribuibili le numerose tombe scavate nella roccia, rinvenute sulle alture appena fuori il centro abitato. Nel 272 a.c. Santa Maria, cadde, come tutta la penisola salentina, sotto il controllo dei Romani, che in questo luogo realizzarono il porto “Emporium Nauna”, gli edifici termali con le vasche per i bagni. Nel secolo XII, era presente a Santa Maria, l’importante dimora dei Cavalieri Teutonici, formata da un’abbazia e un grande monastero.

Per tale motivazione la cittadina fu anche un importante luogo di sosta, per i pellegrini provenienti dalle famose crociate. Nel medioevo dopo ripetuti e numerosi attacchi e saccheggi, ad opera di pirati e Saraceni, venne progressivamente abbandonata. I Saraceni, putroppo, distrussero gli edifici, la chiesa, gli impianti termali e le vasche. Anche i Veneziani dopo la caduta di Gallipoli nel 1484, infierirono sulla cittadina, così gli abitanti superstiti si rifugiarono nei paesi dell’entroterra. Come anticipato, nel XVI secolo, Carlo V, nell’ambito del programma di difesa delle coste, fece costruire la torre del Fiume di Galatena, per difendere le sorgenti di acqua dolce presenti a Santa Maria (fonte di approvvigionamento per i temuti pirati). Dopo secoli di completo abbandono dii Santa Maria Al Bagno, a poche centinaia di metri dal mare, cominciarono a sorgere splendite residenze signorili, utilizzate in prevalenza come residenze estive, da parte delle famiglie nobiliari.

La vera ricostruzione inizia solo sul finire del XIX secolo, da parte di alcuni cittadini dalla vicina Nardò (di cui era frazione), che decisero di attrezzarla a localitĂ  balneare e di villeggiatura. Da ricordare, in ambito umanitario, che tra il 1943 e il 1947, l’esercito Alleato, decise di ospitare a Santa Maria al Bagno e nei suoi paraggi, oltre centomila Ebrei, scampati ai campi di sterminio nazisti e in viaggio verso il nascente Stato di Israele. In loco alcune costruzioni, vennero “convertite” alle nuove esigenze d’accoglienza, quindi in una casa nella piazzetta (attuale Bar Piccadilly) venne ospitata la Sinagoga e nella masseria “Mondonuovo” venne realizzato il kibbutz “Elia”. Tra i numerosi ospiti, figuravano anche i nomi di Ben Gurion, Moshe Dayan, Dov Shilansky e Golda Meir. Per la grande ospitalitĂ  dimostrata, il 27 gennaio 2005, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha giustamente conferito alla cittĂ  di Nardò, la Medaglia d’Oro al Merito Civile. A testimonianza di quel periodo restano ancora tre murales realizzati da alcuni deportati ed in particolar modo da Zivi Miller.

Questo ha dato spunto alla realizzazione del Museo della Memoria e dell’Accoglienza, che è stato inaugurato il 14 gennaio 2009, dove oltre ai murales si trova tutto il materiale storico concernente il periodo proveniente dall’archivio storico dell’APME – Associazione Pro Murales Ebrici di Santa Maria al Bagno e dal Comune di Nardò, con annessa biblioteca, emeroteca e documentazione visiva e multimediale. Recentemente il centro è abitato stabilmente, anche nel periodo invernale.

FESTE ED EVENTI

COME RAGGIUNGERLA

In auto

Arrivate a Bari in autostrada, la A14 (Adriatica) se venite dal Nord o la Napoli – Bari. Uscite a Bari Nord, qui proseguite per Brindisi-Lecce. Giunti a Lecce, prendete la tangenziale e l’uscita per Gallipoli. Sulla Lecce-Gallipoli troverete lo svincolo per Santa Maria al Bagno.

In treno

Si raggiunge Santa Maria al Bagno lungo la direttrice adriatica (Milano – Bologna – Pescara) o attraverso la Roma – Caserta. Una volta giunti a Lecce è possibile utilizzare gli autobus della FSE che vi porteranno fino a Santa Maria al Bagno.

In aereo

Potrete raggiungere Santa Maria al Bagno facendo scalo a Brindisi qui potrete scegliere di attendere l’autobus che collega l’aeroporto con il centro di Lecce o noleggiare un’auto, se scegliete la prima opzione potrete proseguire per Santa Maria al Bagno utilizzando gli autobus delle FSE.